“Quel giorno di Ottobre, alle quattro del pomeriggio, Antonia mi apparve con il suo vestito blu sul sentiero tutto dorato di foglie d’autunno: fu così che cominciò il nostro amore”
1900-1967
Spirito inquieto e artista eclettico: pittore, scultore e musicista. Ha vinto la medaglia d’oro dell’Esposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali Moderne nel 1925 e la Legione d’Onore nel 1963, alcune sue opere sono esposte al Centre Pompidou. La sua arte inizialmente è accademica, come nel gigantesco monumento equestre eretto in onore di Simon Bolivar a Quito in Ecuador, insieme a Letourneur.
L’innamoramento per la moglie del suo più caro amico, lo sconvolse a tal punto da fargli crollare tutte le censure sociali e a riscrivere una nuova, intensa, folgorante vita artistica. Dopo gli anni Quaranta si libera di ogni riferimento alla realtà, che diviene lirica e sensuale. Le sue sculture sono corpi aggrovigliati, tutte curvature e slanci, spasmi dolorosi e astratte tensioni d’abbracci d’amore totalizzanti.
Quando Antonia muore prematuramente nel 1956 è sopraffatto dal dolore; gli undici anni che lo separano dalla propria morte sono solo una lunga e straziante sopravvivenza. Da allora consacra la sua arte e la vita stessa alla celebrazione del loro amore per renderlo eterno, continua a disegnare Antonia a matita, carboncino, a forgiarne il mezzobusto, edifica il monumento funebre presso il cimitero di Mentana per soddisfare l’ultimo desiderio di lei: essere sepolta lontano dalla grande città, tra il sole, il silenzio e il verde della campagna romana.