Nel cuore del Barocco leccese il Fiermonte Museum è uno spazio unico con immobili di diverse epoche, dall’Ottocento agli inizi del Novecento, distribuiti su tre livelli, collegati da un’imponente scala in corten. Entrare in vico dei Rayno 4 è come varcare una soglia temporale, dove passato e presente si fondono in una danza armoniosa di storia e arte. Il giardino segreto non è solo un passaggio, fermati un istante, lasciati incantare dalla bellezza naturale che dialoga con l’architettura circostante e le opere di Letourneur e Zwobada all’ombra di un’altissima araucaria e di un nespolo centenario.
Varcata la porta a vetri attraversa le nove sale in un crescendo di emozioni che culmina nello spazio ipogeo. L’allestimento e il flusso narrativo seguono un ordine storico-visivo e cronologico, ripercorrendo la vita e l'arte dei tre protagonisti: Antonia Fiermonte, René Letourneur e Jacques Zwobada.
Ogni sala racconta una storia, ogni opera è una finestra aperta su un tempo passato, ma sempre vivo e pulsante, a partire dall’amicizia tra René e Jacques, due artisti con un unico destino. E poi la figura di Antonia che irrompe nella loro vita, i luoghi e gli affetti, l’amore per Letourneur e le sue opere morbide e sensuali. La passione di Zwobada, le sue verticali da brivido, i momenti intimi sussurrati dalle lettere d’amore appassionate. Gli anni della Guerra e del fermento culturale a Parigi. La narrazione scorre in modo lineare tra pannelli, sculture, dipinti, disegni, olografie, panorami stereoscopici, finché tutto sarà sconvolto dalla morte di Antonia, all’improvviso a Roma. La sua scomparsa rappresenta una linea di confine, demarcazione, cambiamento, evoluzione. E la sala dedicata al Mausoleo di Mentana, voluto da Zwobada, sarà un vortice di emozioni, come anche l’esperienza immersiva del docufilm in 3D alla fine del percorso.